Chi effettua un pagamento online con carta di credito può richiedere un rimborso alla società emittente. In questo caso si attiva un processo di chargeback. Emilio Lodigiani, Founder & CEO di Tunca, lo spiega brevemente in questo video per la rubrica 'Pillole eCommerce
Il chargeback è una procedura creata per tutelare i possessori di carta di credito in caso di frode. Nato negli Stati Uniti negli anni '70, questo sistema venne introdotto per contrastare le truffe legate alle vendite telefoniche o per corrispondenza, diffuse all’epoca. Grazie a questo meccanismo, se non ricevi la merce o vieni truffato, la società emittente della carta ti garantisce il rimborso. Questo processo è noto come storno del pagamento."
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La situazione in Italia
In Italia, la procedura di chargeback passa solitamente tramite la banca. Il cliente non interagisce direttamente con circuiti come Visa o Mastercard, ma con il proprio istituto di credito, che attiva la procedura in collaborazione con la rete della carta. Il cliente si rivolge quindi alla banca, che avvia il processo di rimborso.
Per chi possiede un eCommerce
Per i titolari di eCommerce, il chargeback è gestito dal gateway di pagamento, che non può opporsi al rimborso. Se si utilizza un servizio come Stripe, ad esempio, la somma viene recuperata dalla società della carta di credito e addebitata automaticamente al proprietario dell’eCommerce attraverso le procedure previste. Lo stesso vale per PayPal: se il chargeback viene convalidato, i fondi vengono restituiti a Visa o Mastercard e detratto dal conto del venditore.
Esiste però una protezione aggiuntiva: il programma di protezione venditori, una sorta di assicurazione che, se il venditore prova di aver spedito la merce, protegge l’importo ed evita lo storno. Alcuni gateway di pagamento offrono altre forme di protezione.
L’introduzione del 3D Secure
Il sistema di chargeback è cambiato con l’avvento del 3D Secure. In caso di verifica dell’identità tramite SMS, codice o altro, è possibile richiedere un chargeback per frode o merce non ricevuta, ma non per dichiarare la carta come rubata, poiché l’identità è stata già autenticata.
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